sabato 15 maggio 2010

'' Scintille '' di Gad Lerner Una storia di anime vagabonde

Il libro ci presenta il viaggio che l'autore compie alla ricerca delle sue radici: nel Libano, la terra della madre e dove egli stesso è nato, e in Galizia, la terra di origine della famiglia paterna. Si tratta di un viaggio nel passato e nel presente. Lerner rievoca, soprattutto attraverso i ricordi della madre, la Beirut solare e cosmopolita di un tempo, nella quale potevano convivere pacificamente uomini di etnie, di fedi e di ideologie diverse, e ci descrive la Beirut attuale, devastata dalle guerre e deturpata dalla cementificazione, ma pur sempre città viva e aperta, dove convivono gli agguerriti Hezbollah e una borghesia benestante, che rimuove il ricordo dei lutti provocati dalle guerre con le attività di un commercio internazionale e con la mondanità.
Ben diversa è l'atmosfera della Galizia, dove Lerner si reca quasi in un religioso pellegrinaggio e dove egli ritrova ancora i segni della tragedia consumatasi negli anni dell'occupazione sovietica e di quella, successiva, nazista. La terza regione presente nell'opera è lo stato di Israele, al quale Lerner si sente fortemente legato, sicchè più volte afferma di avere tre patrie: il Libano, Israele, l'Italia, la terra che lo ha accolto apolide e che gli ha dato la cittadinanza. Ma nonostante il forte legame con Israele, egli riesce ad avere anche un atteggiamento di distacco critico nei confronti della politica dei suoi governi, esponendo acute riflessioni sul sionismo e sulla perdita della sua carica ideale; ad esempio, in relazione al conflitto arabo-israeliano, Lerner cita e fa sua una riflessione del filosofo israeliano Avishar Margolit: '' L'onere morale della prova è a carico di Israele (...). La ragione di ciò non è che agli Ebrei si facciano richieste morali più elevate perchè essi stanno su un piano morale più alto, ma, al contrario, perchè esiste una assimetria tra il potere detenuto dagli Israeliani e dai Palestinesi. L'aver tanto potere in più pone a Israele un onere morale aggiuntivo''.
Si tratta di un libro complesso, interessante e suggestivo, talvolta appesantito nella lettura dalla dovizia di citazioni e rimandi ad autori della cultura ebraica, araba, europea, nel quale le vicende familiari ed autobiografiche si mescolano con vicende storiche passate ed attuali ( e con riflessioni su di esse ).
Le scintille del titolo - citate anche nel corso del testo - sono provocate dal movimento vorticoso delle anime vagabonde separate dal corpo in circostanze dolorose - in questo caso le anime dei familiari che l'autore cerca di ritrovare e di far rivivere nelle sue pagine-.

Recensione di Bianca

Nessun commento: