lunedì 24 maggio 2010

Scintille di Gad Lerner

E' un libro di non facile lettura, perché non è facile la ricerca che l'autore compie alla scoperta del proprio passato e di quello della sua famiglia ebrea, con una storia dolorosa e intensa.
Gilgul è per gli ebrei il frenetico movimento delle anime vagabonde che ruotano intorno a noi quando la separazione dal corpo è dovuta a circostanze ingiuste o dolorose, la tradizione parla addirittura si ' scintille d'anima '.
Questa sensazione di respiro doloroso l'ho percepita ad Auschwitz, quando, in visita sono rimasta muta e attonita. Rimuovere lo sterminio degli ebrei è un tentativo vano.
E' un racconto che si svolge tra Beirut, Aleppo, Leopoli e Boryslaw in cui perse la vita gran parte dei Lerner, per terminare ai confini tra Libano e Israele, presidiato dai nostri soldati e dove si riuniscono le varie nazionalità dell'autore.
Questo viaggio è anche nel mondo contemporaneo che penetra nel passato per rivelarne l'impossibilità di continuare a pensare a un presente e ad un futuro di pace.

Recensione di Erminia

Riportando tutto a casa di Nicola Lagioia

Il racconto si svolge a Bari, anni '80, in pieno boom economico. Gli adulti sono molto distratti dalla possibilità di fare soldi, aprire nuove attività, costruire case faraoniche e dimenticano i propri figli che perdono il filo della famiglia e del loro futuro, tasche piene di soldi, possibilità di fare tutto senza il controllo dei genitori che hanno perduto il senso del giusto.
Ritrovarsi dopo 20 anni è un'amara sorpresa, senza rendersi veramente conto di cosa è successo e del perché. In fondo a tutto questo c'è il risultato di aver raggiunto un traguardo di modernità che ci ha fatto dimenticare le nostre radici e i valori perduti.
E' un libro che si legge bene, veritiero, ma che lascia l'anima amara.

Recensione di Erminia

Il grande silenzio di Alberto Asor Rosa

Asor Rosa sviluppa un percorso storico dall'età del Risorgimento ai nostri giorni, mettendo in evidenza l'intervento degli intellettuali nella vita politica e sociale dell'Italia nei vari momenti della sua storia e come questo intervento sia venuto a mancare negli anni più recenti. Egli esamina con lucidità di analisi il perché si sia verificato questo fenomeno, considerato dall'autore drammaticamente negativo, dell'assenza degli intellettuali.
L'intellettuale si serve della parola scritta, che rimane pur sempre lo strumento per il dibattito critico, per un confronto delle idee e che richiede un certo livello di alfabetizzazione e di cultura. Gli attuali mezzi di comunicazione di massa (televisione, comunicazione telematica), che sono propri della civiltà di massa e globalizzata, non richiedono un alto livello di alfabetizzazione, tanto meno richiedono autonomi strumenti culturali, essi producono una omogeneizzazione nei comportamenti, un'adesione ad un pensiero unico supinamente accettato. Alla povertà culturale della società italiana ha contribuito la televisione che risponde esclusivamente ad esigenze commerciali. In questo quadro negativo tracciato dall'autore, che riguarda anche la situazione politica italiana, dove sempre più si va affermando un governo autoritario (Asor Rosa parla di una vera e propria dittatura) possono individuarsi zone di resistenza ancora capaci di autonomia; una di queste è la scuola, pur con tutti i suoi difetti, e per questo motivo - osserva l'autore - è stata così penalizzata dal governo.
Asor Rosa infine auspica una ripresa a livello mondiale della cultura dell'Occidente, basata sul pensiero critico (che mette in discussione l'esistente), sul pensiero forte (capace di progettare un futuro alternativo), su autentici valori. Si tratta della cultura che ha come patrimonio storico e politico la rivoluzione francese, i diritti dell'uomo, l'hegeliana filosofia della storia e la marxiana teoria delle classi. L'autore auspica che questa cultura possa diffondersi anche in quelle aree geografiche che non l'hanno conosciuta.
Si tratta di un'opera interessante e stimolante per il lettore. La trattazione procede con ritmo serrato ed è sempre coesa pur nella forma dell'intervista, che avrebbe potuto determinare una certa frammentazione nello sviluppo del discorso.
L'ampiezza e la profondità dell'analisi delle situazioni storiche e politiche attestano la cultura e le doti intellettuali dell'autore, che è stato ed è tuttora testimone e soggetto attivo delle vicende culturali e politiche italiane.

Recensione di Bianca

Il grande silenzio di Alberto Asor Rosa

La forma dell'intervista, condotta da Simonetta Fiori all'italianista Alberto Asor Rosa, permette un'excursus nella storia italiana in ambito non solo letterario, ma sociale, culturale ed economico, che delinea il ruolo degli intellettuali dall' Illuminismo ai nostri giorni (epoca del "grande silenzio), nei destini d'Italia.
L'approdo all'attuale impoverimento culturale e all'arroganza del berlusconismo rampante, sembra ineludibile.
La biografia di Asor Rosa è proposta quale esempio di onestà intellettuale, di militanza e di impegno civile, nella salvaguardia dei valori fondanti della tradizione culturale occidentale e sprona a non demordere dal combattere strenuamente contro l'appiattimento mediatico del "pensiero unico" pervasivo.

Recensione di Carmela


sabato 15 maggio 2010

'' Scintille '' di Gad Lerner Una storia di anime vagabonde

Il libro ci presenta il viaggio che l'autore compie alla ricerca delle sue radici: nel Libano, la terra della madre e dove egli stesso è nato, e in Galizia, la terra di origine della famiglia paterna. Si tratta di un viaggio nel passato e nel presente. Lerner rievoca, soprattutto attraverso i ricordi della madre, la Beirut solare e cosmopolita di un tempo, nella quale potevano convivere pacificamente uomini di etnie, di fedi e di ideologie diverse, e ci descrive la Beirut attuale, devastata dalle guerre e deturpata dalla cementificazione, ma pur sempre città viva e aperta, dove convivono gli agguerriti Hezbollah e una borghesia benestante, che rimuove il ricordo dei lutti provocati dalle guerre con le attività di un commercio internazionale e con la mondanità.
Ben diversa è l'atmosfera della Galizia, dove Lerner si reca quasi in un religioso pellegrinaggio e dove egli ritrova ancora i segni della tragedia consumatasi negli anni dell'occupazione sovietica e di quella, successiva, nazista. La terza regione presente nell'opera è lo stato di Israele, al quale Lerner si sente fortemente legato, sicchè più volte afferma di avere tre patrie: il Libano, Israele, l'Italia, la terra che lo ha accolto apolide e che gli ha dato la cittadinanza. Ma nonostante il forte legame con Israele, egli riesce ad avere anche un atteggiamento di distacco critico nei confronti della politica dei suoi governi, esponendo acute riflessioni sul sionismo e sulla perdita della sua carica ideale; ad esempio, in relazione al conflitto arabo-israeliano, Lerner cita e fa sua una riflessione del filosofo israeliano Avishar Margolit: '' L'onere morale della prova è a carico di Israele (...). La ragione di ciò non è che agli Ebrei si facciano richieste morali più elevate perchè essi stanno su un piano morale più alto, ma, al contrario, perchè esiste una assimetria tra il potere detenuto dagli Israeliani e dai Palestinesi. L'aver tanto potere in più pone a Israele un onere morale aggiuntivo''.
Si tratta di un libro complesso, interessante e suggestivo, talvolta appesantito nella lettura dalla dovizia di citazioni e rimandi ad autori della cultura ebraica, araba, europea, nel quale le vicende familiari ed autobiografiche si mescolano con vicende storiche passate ed attuali ( e con riflessioni su di esse ).
Le scintille del titolo - citate anche nel corso del testo - sono provocate dal movimento vorticoso delle anime vagabonde separate dal corpo in circostanze dolorose - in questo caso le anime dei familiari che l'autore cerca di ritrovare e di far rivivere nelle sue pagine-.

Recensione di Bianca

domenica 2 maggio 2010

Pre.mio 2010 - Titoli in concorso

PREMIO BIBLIOTECHE DI ROMA – VIII EDIZIONE – ANNO 2010


TITOLI IN CONCORSO


SEZIONE NARRATIVA

1 - FALCO, Giorgio, L’ubicazione del bene, Torino, Einaudi, 2009, 146 p., € 16,00

2 - LAGIOIA, Nicola, Riportando tutto a casa, Torino, Einaudi, 2009, 292 p., € 20,00

3 - LEVI, Lia, La sposa gentile, Roma, Edizioni e/o, 2010, 212 p., € 18,00

4 - PARIANI, Laura, Milano è una selva oscura, Torino, Einaudi, 2010, 184 p., € 19,00

5 - PENNACCHI, Antonio, Canale Mussolini, Milano, Mondadori, 2010, 460 p., € 20,00

6 - VENEZIA, Mariolina, Come piante tra i sassi, Torino, Einaudi, 2009, 256 p., € 17,50


SEZIONE SAGGISTICA

1 - ASOR ROSA, Alberto, Il grande silenzio, Roma-Bari, Laterza, 2010, 192 p., € 12,00

2 - GALIMBERTI, Umberto, I miti del nostro tempo, Milano, Feltrinelli, 2009, 224 p., € 19,00

3 - LERNER, Gad, Scintille, Milano, Feltrinelli, 2009, 221 p., € 15,00

4 - MORREALE, Emiliano, L’ invenzione della nostalgia, Roma, Donzelli, 2009, 298 p., € 27,00

5 – STAGLIANO’, Riccardo, Grazie, Milano, Chiarelettere, 2010, 224 p., € 14,60

6 - VENEZIANI, Marcello, Amor Fati, Milano, Mondadori, 2010, 242 p., € 18,00