tag:blogger.com,1999:blog-24036336643965503062024-03-14T12:04:04.963+01:00Circolo di lettura di Valle AureliaBlog del Circolo di lettura della Biblioteca Comunale di Valle Aurelia di RomaRaffaellahttp://www.blogger.com/profile/09619435473713290448noreply@blogger.comBlogger47125tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-66162727466534825242011-10-03T17:01:00.003+02:002011-10-03T17:11:46.418+02:00Quando ci batteva forte il cuore di Stefano ZecchiE' la storia di un rapporto complesso tra padre e figlio, che la guerra divide e la fuga riunisce, che attraversano a piedi l'Istria, staccata dall'Italia dal trattato di Parigi e inglobata nella Iugoslavia di Tito, senza tener conto dell'italianità della popolazione.<br />Nives, maestra elementare e madre del protagonista Sergio, combatte per la libertà.<br />Il marito Fulvio, violinista reduce dalla guerra, conduce il figlio a Venezia e ne conquista l'affetto e la stima con abnegazione e sacrifici.<br />Nel ricordo del figlio la fuga e le peripezie rivivono con semplicità e linearità espressiva.<br /><br />Recensione di Carmela Chiricosta.pierahttp://www.blogger.com/profile/14411306104079800474noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-27065328570065183562011-10-03T16:50:00.003+02:002011-10-03T17:00:29.554+02:00Agente sacrificabile di Filippo ColizzaIl protagonista, Alessandro Trevi, affronta un intricato piano per destabilizzare e far esplodere il nord Africa.<br />Il complotto è intuito, perseguito, sventato, in un thriller di stampo classico e intreccio filmico.<br />I personaggi sono ben delineati e la suspense assicurata.<br />L'impianto linguistico è lineare ed incisivo, pur con qualche ripetitività.<br /><br />Recensione di Carmela Chiricosta.pierahttp://www.blogger.com/profile/14411306104079800474noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-27862614517573254222011-10-03T16:37:00.003+02:002011-10-03T16:50:13.913+02:00Il baratto di Giovanna Querci FaviniIl romanzo ha un'impostazione filosofica ispirata al "Faust" di Goethe e alla lotta interiore tra il bene e il male, tra la tensione esistente fra un presente banale e un passato idealizzato nel ricordo che rischia di fagocitare la speranza nel futuro.<br />Sul piano metafisico, la Signorina M. impersona un mefistofele velleitario e frustrato, su quello umano Ghita vive la routine quotidiana apparentemente paga, ma i rimorsi rimossi riaffiorano sotto forma di sogni.<br />Il mondo onirico rischia di condurla all'autodistruzione, ma un ultimo sussulto di volontà la riporta agli affetti familiari e all'accettazione di sé. <br /><br />Pretenzioso, ripetitivo, prolisso, poco coinvolgente.<br /><br />Recensione di Carmela Chiricosta.pierahttp://www.blogger.com/profile/14411306104079800474noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-34241837195690957532011-10-03T16:24:00.003+02:002011-10-03T16:35:01.655+02:00Ti ascolto di Federica De PaolisE' la storia di un incesto edipico (fratello e sorella a loro insaputa) emerso da una serie di interferenze-intercettazioni telefoniche e duplicato da una relazione fratello-sorella complessa e irrisolta.<br />Si annega in una nebbia di "crisi abbandoniche", di ascolti intrusivi, di solitudini abissali, alla ricerca di se stesso nell'altro, in una reiterata velleità consolatoria, per recuperare la sostanziale incomunicabilità esistenziale.<br />Stile sciolto, dialoghi essenziali.<br /><br />Recensione di Carmela Chiricostapierahttp://www.blogger.com/profile/14411306104079800474noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-53531377642529378872011-10-03T16:16:00.003+02:002011-10-03T16:23:25.759+02:00Lo swow della farfalla di Franco MatteucciCrisalide dormiente in ambiente ostile e chiuso, le protagonisca Floriana si scopre farfalla e svolazza leggiadramente verso il suo destino di finalmente appagata sensualità, nonostante le remore di un'esistenza banale e soffocante.<br />Lo stile è scorrevole, piacevolmente metaforico e allusivo.<br /><br />Recensione di Carmela Chiricostapierahttp://www.blogger.com/profile/14411306104079800474noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-92171500367868692602010-09-04T13:38:00.005+02:002010-09-04T13:46:35.222+02:00Pubblicità progresso!<div style="text-align: justify;">Finite le vacanze, si ritorna alla routine della vita quotidiana: ecco un interessante suggerimento di un "prodotto" che può aiutarci a trascorrere piacevolmente il tempo libero...<br /></div><br /><object height="320" width="4200"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/ool3vdgLYdI?fs=1&hl=it_IT&rel=0"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/ool3vdgLYdI?fs=1&hl=it_IT&rel=0" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="320" width="420"></embed></object>Raffaellahttp://www.blogger.com/profile/09619435473713290448noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-30446976157398050642010-06-09T21:32:00.007+02:002010-06-09T22:27:44.625+02:00Segnalazione: Laboratorio<a href="http://storieperfarelecose.wordpress.com/">Caterina Comi</a> è una delle mie blogger preferite, per molti versi la considero un'amica anche se ancora non la conosco di persona e molto volentieri segnalo anche qui il laboratorio che terrà il 26 luglio 2010 alle 10.30 al <a href="http://www.fiuggifamilyfestival.org/">Fiuggi Family Festival</a>:<br /><br /><h4 style="color: rgb(241, 194, 50);"><span style="font-size:large;"><b>A scuola di fantasia!</b></span><a href="http://www.fiuggifamilyfestival.org/wp-content/uploads/2010/a-scuola-di-fantasia1-150x150.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img src="http://www.fiuggifamilyfestival.org/wp-content/uploads/2010/a-scuola-di-fantasia1-150x150.jpg" border="0" /></a><br /></h4><span style="font-size:small;"><b>Insegniamo a mamma e papà ad inventarci tante storie</b></span><br /><div style="text-align: justify;"><br /><span style="font-size:small;">Laboratorio di fantasia per genitori con i loro bambini fino a 10 anni con Caterina Comi, scrittrice e psicologa. Dopo aver inventato insieme alcune storie i bambini disegnano i personaggi inventati mentre i genitori possono riflettere insieme e fare domande. Alcune storie verranno trascritte e pubblicate nel blog <a href="http://storieperfarelecose.wordpress.com/" onclick="javascript:pageTracker._trackPageview('/outbound/article/storieperfarelecose.wordpress.com ');" target="_"blank"">storieperfarelecose.wordpress.com</a></span></div>Raffaellahttp://www.blogger.com/profile/09619435473713290448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-81659754742248277502010-06-08T13:22:00.004+02:002010-06-09T21:44:43.338+02:00"Come piante tra i sassi" di Mariolina VeneziaIl primo libro di questa scrittrice (Mille anni che sto qui) non mi era affatto piaciuto, sembrava una storia stile "cent'anni di solitudine" ambientata in Basilicata!<br /><br />La stessa regione fa da sfondo a questo romanzo ma il tono è un altro! Finalmente una donna forte, "antipatica", decisa e coraggiosa come ce ne sono a milioni in Italia e soprattutto in questi tempi di crisi. Molto interessante l'excursus sul rischio discarica scorie nucleari a Scansano ma...la fine mi ha spiazzata. Speravo in qualcosa di più grande e complesso e mi fermo qui per non svelare troppo... <br /><br />I passi che mi hanno più colpita:<br />"Aveva il senso dell’autorità e non si lamentava quando veniva esercitata, ma aveva deciso già ai tempi del liceo che un giorno sarebbe stata dall’altra parte e avrebbe posto riparo a quello stato di cose".<br /><br />"Diceva che per tanti anni aveva,con lui, cercato di incastrare i pezzi del mosaico, sforzandosi in tutti i modi di mettere in ordine le tessere per ricomporre il disegno che aveva creduto di intravedere, senza mai riuscirci, perché c’era sempre un pezzo che non combaciava, finché a un certo punto si era accorta che la cosa che tanto le era piaciuta in tutti quegli anni era proprio quel tassello che non quadrava, e la obbligava a riconsiderare ogni volta tutto da capo, quella possibilità sempre aperta, che la faceva sentire viva e non l’annoiava mai. Imma concluse che lui non l’aveva voluta".Stefyhttp://www.blogger.com/profile/12185170772581109557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-75179856973219692642010-05-24T16:41:00.004+02:002010-05-24T20:21:46.749+02:00Scintille di Gad LernerE' un libro di non facile lettura, perché non è facile la ricerca che l'autore compie alla scoperta del proprio passato e di quello della sua famiglia ebrea, con una storia dolorosa e intensa.<br /><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_2">Gilgul</span> è per gli ebrei il frenetico movimento delle anime vagabonde che ruotano intorno a noi quando la separazione dal corpo è dovuta a circostanze ingiuste o dolorose, la tradizione parla addirittura si ' scintille d'anima '.<br />Questa sensazione di respiro doloroso l'ho percepita ad Auschwitz, quando, in visita sono rimasta muta e attonita. Rimuovere lo sterminio degli ebrei è un tentativo vano.<br />E' un racconto che si svolge tra Beirut, Aleppo, <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_3">Leopoli</span> e <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_4">Boryslaw</span> in cui perse la vita gran parte dei <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_5">Lerner</span>, per terminare ai confini tra Libano e Israele, presidiato dai nostri soldati e dove si riuniscono le varie nazionalità dell'autore.<br />Questo viaggio è anche nel mondo <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_6">contemporaneo</span> che penetra nel passato per rivelarne l'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_7">impossibilità</span> di continuare a pensare a un presente e ad un futuro di pace.<br /><br />Recensione di <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_8">Erminia</span>pierahttp://www.blogger.com/profile/14411306104079800474noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-54152328867189297632010-05-24T16:15:00.005+02:002010-05-24T20:22:23.352+02:00Riportando tutto a casa di Nicola LagioiaIl racconto si svolge a Bari, anni '80, in pieno boom economico. Gli adulti sono molto distratti dalla possibilità di fare soldi, aprire nuove attività, costruire case faraoniche e dimenticano i propri figli che perdono il filo della famiglia e del loro futuro, tasche piene di soldi, possibilità di fare tutto senza il controllo dei genitori che hanno perduto il senso del giusto.<br />Ritrovarsi dopo 20 anni è un'amara sorpresa, senza rendersi veramente conto di cosa è successo e del perché. In fondo a tutto questo c'è il risultato di aver raggiunto un traguardo di modernità che ci ha fatto dimenticare le nostre radici e i valori perduti.<br />E' un libro che si legge bene, veritiero, ma che lascia l'anima amara.<br /><br /><span style="font-style: italic;">Recensione di Erminia</span>pierahttp://www.blogger.com/profile/14411306104079800474noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-20032836902898388362010-05-24T15:40:00.004+02:002010-05-24T20:23:08.836+02:00Il grande silenzio di Alberto Asor Rosa<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_1">Asor</span> Rosa sviluppa un percorso storico dall'età del <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_2">Risorgimento</span> ai nostri giorni, mettendo in evidenza l'intervento degli <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_3">intellettuali</span> nella vita politica e sociale dell'Italia nei vari momenti della sua storia e come questo intervento sia venuto a mancare negli anni più recenti. Egli esamina con lucidità di analisi il <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_4">perché</span> si sia verificato questo fenomeno, considerato dall'autore <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_5">drammaticamente</span> negativo, dell'assenza degli <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_6">intellettuali</span>.<br />L'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_7">intellettuale</span> si serve della parola scritta, che rimane pur sempre lo strumento per il dibattito critico, per un confronto delle idee e che richiede un certo livello di <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_8">alfabetizzazione</span> e di cultura. Gli attuali mezzi di <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_9">comunicazione</span> di massa (televisione, <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_10">comunicazione</span> telematica), che sono propri della civiltà di massa e <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_11">globalizzata</span>, non richiedono un alto livello di <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_12">alfabetizzazione</span>, tanto meno richiedono autonomi strumenti culturali, essi producono una <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_13">omogeneizzazione</span> nei <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_14">comportamenti</span>, un'adesione ad un pensiero unico supinamente accettato. Alla povertà culturale della società italiana ha contribuito la televisione che risponde <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_15">esclusivamente</span> ad esigenze commerciali. In questo quadro negativo tracciato dall'autore, che riguarda anche la situazione politica <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_16">italiana</span>, dove sempre più si va affermando un governo autoritario (<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_17">Asor</span> Rosa parla di una vera e propria dittatura) possono <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_18">individuarsi</span> zone di resistenza ancora capaci di autonomia; una di queste è la scuola, pur con tutti i suoi difetti, e per questo motivo - osserva l'autore - è stata così penalizzata dal governo.<br /><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_19">Asor</span> Rosa infine auspica una ripresa a livello mondiale della cultura dell'Occidente, basata sul pensiero critico (che mette in discussione l'esistente), sul pensiero forte (capace di progettare un futuro alternativo), su autentici valori. Si tratta della cultura che ha come patrimonio storico e politico la rivoluzione francese, i diritti dell'uomo, l'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_20">hegeliana</span> filosofia della storia e la marxiana teoria delle classi. L'autore auspica che questa cultura possa diffondersi anche in quelle aree geografiche che non l'hanno conosciuta.<br />Si tratta di un'opera <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_21">interessante</span> e stimolante per il lettore. La trattazione procede con ritmo <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_22">serrato</span> ed è sempre <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_23">coesa</span> pur nella forma dell'intervista, che avrebbe potuto determinare una certa <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_24">frammentazione</span> nello sviluppo del discorso.<br />L'ampiezza e la profondità dell'analisi delle situazioni storiche e politiche attestano la cultura e le doti <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_25">intellettuali</span> dell'autore, che è stato ed è tuttora testimone e <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_26">soggetto</span> attivo delle vicende culturali e politiche italiane.<br /><br /><span style="font-style: italic;">Recensione di Bianca</span>pierahttp://www.blogger.com/profile/14411306104079800474noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-38716366774562381622010-05-24T15:10:00.009+02:002010-05-24T20:24:45.840+02:00Il grande silenzio di Alberto Asor Rosa<span style="color: rgb(0, 0, 0); font-family: times new roman;font-family:arial;font-size:100%;" ><span style="color: rgb(0, 0, 0);">L</span></span><span style="color: rgb(0, 153, 0); font-family: times new roman;font-family:arial;font-size:100%;" ><span style="color: rgb(0, 0, 0);">a</span></span><span style="font-family: times new roman;font-family:arial;font-size:100%;" ><span style="color: rgb(0, 153, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);"> </span></span></span><span style="color: rgb(0, 0, 0); font-family: times new roman;font-family:arial;font-size:100%;" ><span style="font-size:100%;">forma dell'intervista, condotta da Simonetta Fiori all'italianista Alberto Asor Rosa, permette un'excursus nella storia italiana in ambito non solo letterario, ma sociale, culturale ed economico, che delinea il ruolo degli intellettuali dall' Illuminismo ai nostri giorni (epoca del "grande silenzio), nei destini d'Italia.<br />L'approdo all'attuale impoverimento culturale e all'arroganza del berlusconismo rampante, sembra ineludibile.<br />La biografia di Asor Rosa è proposta quale esempio di onestà intellettuale, di militanza e di impegno civile, nella salvaguardia dei valori fondanti della tradizione culturale occidentale e sprona a non demordere dal combattere strenuamente contro l'appiattimento mediatico del "pensiero unico" pervasivo.<br /><br /><span style="font-style: italic;">Recensione di Carmela</span></span><br /></span><span style="font-weight: bold;"><span style="color: rgb(0, 153, 0);font-size:130%;" ><br /></span></span>pierahttp://www.blogger.com/profile/14411306104079800474noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-9743152368455801432010-05-15T10:10:00.010+02:002010-05-15T15:11:31.454+02:00'' Scintille '' di Gad Lerner Una storia di anime vagabonde<div style="text-align: justify;">Il libro ci presenta il viaggio che l'autore compie alla ricerca delle sue radici: nel Libano, la terra della madre e dove egli stesso è nato, e in Galizia, la terra di origine della famiglia paterna. Si tratta di un viaggio nel passato e nel presente. Lerner rievoca, soprattutto attraverso i ricordi della madre, la Beirut solare e cosmopolita di un tempo, nella quale potevano convivere pacificamente uomini di etnie, di fedi e di ideologie diverse, e ci descrive la Beirut attuale, devastata dalle guerre e deturpata dalla cementificazione, ma pur sempre città viva e aperta, dove convivono gli agguerriti Hezbollah e una borghesia benestante, che rimuove il ricordo dei lutti provocati dalle guerre con le attività di un commercio internazionale e con la mondanità.<br /></div><div style="text-align: justify;">Ben diversa è l'atmosfera della Galizia, dove Lerner si reca quasi in un religioso pellegrinaggio e dove egli ritrova ancora i segni della tragedia consumatasi negli anni dell'occupazione sovietica e di quella, successiva, nazista. La terza regione presente nell'opera è lo stato di Israele, al quale Lerner si sente fortemente legato, sicchè più volte afferma di avere tre patrie: il Libano, Israele, l'Italia, la terra che lo ha accolto apolide e che gli ha dato la cittadinanza. Ma nonostante il forte legame con Israele, egli riesce ad avere anche un atteggiamento di distacco critico nei confronti della politica dei suoi governi, esponendo acute riflessioni sul sionismo e sulla perdita della sua carica ideale; ad esempio, in relazione al conflitto arabo-israeliano, Lerner cita e fa sua una riflessione del filosofo israeliano Avishar Margolit: '' L'onere morale della prova è a carico di Israele (...). La ragione di ciò non è che agli Ebrei si facciano richieste morali più elevate perchè essi stanno su un piano morale più alto, ma, al contrario, perchè esiste una assimetria tra il potere detenuto dagli Israeliani e dai Palestinesi. L'aver tanto potere in più pone a Israele un onere morale aggiuntivo''.<br /></div><div style="text-align: justify;">Si tratta di un libro complesso, interessante e suggestivo, talvolta appesantito nella lettura dalla dovizia di citazioni e rimandi ad autori della cultura ebraica, araba, europea, nel quale le vicende familiari ed autobiografiche si mescolano con vicende storiche passate ed attuali ( e con riflessioni su di esse ).<br /></div><div style="text-align: justify;">Le scintille del titolo - citate anche nel corso del testo - sono provocate dal movimento vorticoso delle anime vagabonde separate dal corpo in circostanze dolorose - in questo caso le anime dei familiari che l'autore cerca di ritrovare e di far rivivere nelle sue pagine-.<br /></div><br />Recensione di Biancapierahttp://www.blogger.com/profile/14411306104079800474noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-28668369791281084742010-05-02T13:34:00.003+02:002010-05-02T16:10:45.748+02:00Pre.mio 2010 - Titoli in concorso<span style="font-weight: bold;font-size:130%;" ><span style="color: rgb(102, 0, 204);">PREMIO BIBLIOTECHE DI ROMA – VIII EDIZIONE – ANNO 2010</span></span><br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;">TITOLI IN CONCORSO</span><br /><br /><br /><span style="color: rgb(51, 51, 255);">SEZIONE NARRATIVA</span><br /><br />1 - <span style="font-weight: bold;">FALCO</span>, Giorgio, L’ubicazione del bene, Torino, Einaudi, 2009, 146 p., € 16,00<br /><br />2 - <span style="font-weight: bold;">LAGIOIA</span>, Nicola, Riportando tutto a casa, Torino, Einaudi, 2009, 292 p., € 20,00<br /><br />3 - <span style="font-weight: bold;">LEVI</span>, Lia, La sposa gentile, Roma, Edizioni e/o, 2010, 212 p., € 18,00<br /><br />4 - <span style="font-weight: bold;">PARIANI</span>, Laura, Milano è una selva oscura, Torino, Einaudi, 2010, 184 p., € 19,00<br /><br />5 - <span style="font-weight: bold;">PENNACCHI</span>, Antonio, Canale Mussolini, Milano, Mondadori, 2010, 460 p., € 20,00<br /><br />6 - <span style="font-weight: bold;">VENEZIA</span>, Mariolina, Come piante tra i sassi, Torino, Einaudi, 2009, 256 p., € 17,50<br /><br /><br /><span style="color: rgb(51, 51, 255);">SEZIONE SAGGISTICA </span><br /><br />1 - <span style="font-weight: bold;">ASOR ROSA</span>, Alberto, Il grande silenzio, Roma-Bari, Laterza, 2010, 192 p., € 12,00<br /><br />2 - <span style="font-weight: bold;">GALIMBERTI</span>, Umberto, I miti del nostro tempo, Milano, Feltrinelli, 2009, 224 p., € 19,00<br /><br />3 - <span style="font-weight: bold;">LERNER</span>, Gad, Scintille, Milano, Feltrinelli, 2009, 221 p., € 15,00<br /><br />4 - <span style="font-weight: bold;">MORREALE</span>, Emiliano, L’ invenzione della nostalgia, Roma, Donzelli, 2009, 298 p., € 27,00<br /><br />5 – <span style="font-weight: bold;">STAGLIANO’</span>, Riccardo, Grazie, Milano, Chiarelettere, 2010, 224 p., € 14,60<br /><br />6 - <span style="font-weight: bold;">VENEZIANI</span>, Marcello, Amor Fati, Milano, Mondadori, 2010, 242 p., € 18,00Raffaellahttp://www.blogger.com/profile/09619435473713290448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-25582958846793557752010-04-21T15:56:00.006+02:002010-04-21T22:33:22.994+02:00<span style="color: rgb(0, 153, 0);font-size:130%;" ><span style="font-weight: bold;">"Scintille" di Gad Lerner</span></span><br /><span style="color: rgb(0, 153, 0);"> Una storia di anime vagabonde</span><br /><br />Mix tra saga familiare, reportage di viaggi (della memoria) in medio oriente ed excursus socio-storico-politico dei paesi ebraici ed islamici alla luce dei conflitti che provocarono la shoah e la diaspora.<br />Con vivacità ed autoironia, serietà e supponenza, commozione e partigianeria, il giornalista tenta di fare il punto sulla ingarbugliata situazione medio-orientale, mosaico di etnie, religioni,culture diverse e compresenti, che convivono o lottano per la supremazia e la sopravvivenza, quasi "scintille" di anime inquiete, disperse nel "gilgul" cabalistico che le trascina icessantemente.<br /><br />Recensione di Carmelapierahttp://www.blogger.com/profile/14411306104079800474noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-75100089780968433402010-04-21T15:40:00.006+02:002010-04-21T16:14:18.292+02:00<span style="font-size:130%;"><span style="color: rgb(0, 153, 0);">"Riportando tutto a casa"</span></span> <span style="color: rgb(0, 153, 0);">di Nicola Lagioia</span><br /><br />E' un romanzo d'iniziazione che descrive il passaggio dall'infanzia alla pubertà, all'adolescenza e alla maturità sofferta, con le crisi, i furori iconoclasti, gli scontri generazionali, nella Bari del boom economico anni ottanta.<br />L'io narrante racconta la sua storia e quella di altri due ragazzi, diversi ma legati da esperienze comuni tendenti alla contestazione, reintegrati o definitivamente sconfitti dalla vita.<br />Il tentato recupero del passato ha funzione catartica.<br />L'eccessiva ricercatezza dei termini e del periodare inibiscono la piena fruibilità della storia.<br /><br />Recensione di Carmelapierahttp://www.blogger.com/profile/14411306104079800474noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-28270571054224703652010-04-15T13:10:00.003+02:002010-04-15T13:18:59.391+02:00Vincitori 2009: riflessioni<strong>Vincitori 2009: Melania Mazzucco e Alessandro Leogrande</strong>.<br /><br /><strong><span style="color:#000066;">La Mazzucco l'avevo votata per cui mi ha fatto piacere la sua vittoria. Il libro mi ha coinvolta, colpita e interessata e l'ho trovato anche originale. </span></strong><br /><strong><span style="color:#000066;"></span></strong><br /><strong><span style="color:#000066;">Il libro di Leogrande confesso che non l'avevo letto e dopo che ha vinto, Donata ha talmente insistito per farmelo leggere da lasciarmi la copia omaggio a disposizione a tempo indeterminato (credo di averla tenuta per circa 3 mesi) e di questo la ringrazio. All'inizio ho fatto fatica perché l'ho trovato crudo e a tratti ripetitivo: cambiavano i protagonisti ma le situazioni erano sempre le stesse. Poi sono accaduti i fatti di Rosarno e subito dopo ho letto che questo era uno dei libri consigliati da Saviano...e allora mi sono imposta di finirlo! Che possa esistere qui in casa nostra una nuova schiavitù mi ha colpita profondamente e non faccio che chiedermi quanto ancora si possa scendere in basso in questo paese...</span></strong>Stefyhttp://www.blogger.com/profile/12185170772581109557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-12424380641678233212010-04-14T14:13:00.002+02:002010-04-14T21:57:36.681+02:00La sposa gentile di Lia LeviBella storia di una famiglia ebrea o quasi... La scrittrice attinge dai ricordi di famiglia raccontando la storia di suo nonno, ebreo, che sposò una donna cattolica che fece di tutto per dare una vera famiglia ebrea al proprio sposo, cercando di diventarlo lei per prima. Ma cosa vuol dire poi essere ebrei? Lo si può diventare? Questa domanda mi incuriosisce da sempre. Dire "io sono ebreo" o "io sono cattolico" o buddista non è lo stesso concetto? Non è semplicemente un orientamento religioso? O invece è l'appartenenza ad un popolo che proviene da quello che oggi è lo stato di Israele? Il che equivarrebbe a dire "sono italiano" o "sono francese"? Ma non sarebbe corretto nemmeno così perché esistono israeliani non ebrei e viceversa... Sono confusa.<br /><br />Riporto uno stralcio di un'intervista all'autrice:<br />Quando Teresa comunica ad Amos di volersi convertire, lui le risponde: “Ebrei si nasce!” Perché?<br />“Perché gli ebrei non fanno proselitismo. L’ebraismo non è solo una religione, ma un modo di vivere inserito nella quotidianità e quindi difficile da trasmettere. Per esempio, durante le cena della Pesah, la Pasqua ebraica, si dava lettura dell’Agadà come vuole la tradizione. Si leggeva a casa e non in Sinagoga, proprio per spogliare quel momento del senso religioso”.<br />Però sua nonna avrebbe comunque potuto convertirsi, se avesse insistito…<br />“Il fatto che si comportasse come un’ebrea bastava. Il rabbino era entusiasta di lei.”<br />(http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=80&id=33284)<br /><br />Il passo che mi resterà nel cuore:<br />"Con una solida casa, tre figli, un capofamiglia così tanto “capo”, mille inevitabili problemi pratici, cosa c’era a tenerli ancora così fortemente e arcanamente uniti? I sensi da soli non potevano bastare… Un giorno glielo chiese… “Mah” disse con tono esitante, “io voglio sempre che lui sia contento. E anche lui lo vuole per me. E’ tutto qui. Gli altri matrimoni forse sono fatti di tante cose in più ma a me sembra che questa cosa se la dimenticano”.Stefyhttp://www.blogger.com/profile/12185170772581109557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-25148440587079406942009-08-07T13:23:00.003+02:002009-08-07T13:31:37.975+02:00Giuseppe Prezzolini, l'anarchico conservatoreIl saggio di Gennaro Sangiuliano è una biografia minuziosa e puntuale che cerca di sviscerare un pensiero a suo modo coerente, pur nelle sue contraddizioni. Nell'arco della sua lunga vita Prezzolini, testimone "scomodo" del suo tempo, incrocia svariate personalità politiche, intellettuali, giornalisti, filosofi, coi quali spesso polemizza, ed evidenzia i mali italiani, che interpreta alla luce della storia. Muore in volontario esilio senza venir meno alle sue convinzioni più profonde (conservatorismo, laicità, rigore morale).<br />Lo stile è semplice, ricco di citazioni.<br /><br /><div align="right"><em><span style="color:#660000;">recensione di Carmela</span></em></div>donatahttp://www.blogger.com/profile/05716542578841382803noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-30826576668233938692009-07-21T18:11:00.017+02:002009-07-23T06:43:39.682+02:00L'ultimo disco di De André di Maurizio Di PaoloVoglio approfittare del Blog per consigliarvi questo libro. Una lettura semplice e appassionante che va dritta al cuore e ai sentimenti.<br />Ivan, su consiglio del dottor Piccolino di Gaeta, si racconta per cercare di guarire dalla malattia che da diversi mesi lo consuma. Due matrimoni falliti e la sofferenza per essere rimasto solo. Per uscire da questo stato di turbamento interiore ha bisogno non di medicine ma di carta e penna per scrivere di se stesso e rielaborare la sua infanzia. Il suo viaggio inizia proprio dal camposanto di Gaeta, i suoi morti ormai riposano lì da anni e lui sente il loro richiamo. Si sistema nella casa appartenuta ai suoi genitori, lì il tempo pare si sia fermato: le pantofole consumate del padre quasi inservibili, ma che ancora assolvono al loro compito, il piccolo quaderno a quadretti rilegato da anelli colorati trovato dentro un cassetto. Sfogliare le sue pagine ingiallite rievocherà la figura del padre, uomo dalla personalità controversa e per il quale Ivan ha sempre nutrito stima e rispetto. Il ricordo più affettuoso è rivolto a Nonna Manella che abitava a Roma, donna dal forte temperamento, abituata a ogni avversità della vita ma dolce e sensibile allo stesso tempo.<br /><br /><br />Recensione di Sandro Guarino<br /><br />Dettagli del libro<br />Titolo: L' ultimo disco di De André<br />Autore: <a title="Di Paolo Maurizio" href="http://www.libreriauniversitaria.it/libri-autore_di+paolo+maurizio-maurizio_paolo_di.htm">Di Paolo Maurizio</a><br />Editore: <a title="Gruppo Albatros Il Filo" href="http://www.libreriauniversitaria.it/libri-editore_Gruppo+Albatros+Il+Filo-gruppo_albatros_il_filo.htm">Gruppo Albatros Il Filo</a><br />Data di Pubblicazione: 2009<br />Collana: <a title="Nuove voci" href="http://www.libreriauniversitaria.it/libri-collana_nuove+voci-editore_gruppo+albatros+il+filo.htm">Nuove voci</a><br />ISBN: 8856706474<br />ISBN-13: 9788856706475<br />Pagine: 81<br />Reparto: <a title="Libri Narrativa italiana" href="http://www.libreriauniversitaria.it/libri_narrativa_italiana.htm">Narrativa italiana</a>pierahttp://www.blogger.com/profile/14411306104079800474noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-87704400180128340472009-07-09T17:23:00.011+02:002009-07-19T22:14:42.662+02:00"D'amore e d'odio" di Maria Rosa CutrufeliLe tematiche esemplificate nel romanzo si inseriscono in una saga familiare al femminile attraverso il Novecento, "il secolo terribile", a partire dalla disfatta di Caporetto (1917) fino al 31 dicembre 1999.<br />Le vicende familiari si intrecciano ai drammi, alle aspettative, ai sogni che percorrono un secolo contraddittorio e variegato, in un'Italia ricca di fermenti politici, sociali, industriali e artistici, che risente ancora di pregiudizi culturali e chiusure mentali. La forma scelta è volutamente sperimentale: in apertura di capitolo, come in una pièce teatrale o in una sceneggiatura cinematografica, c'è la lista dei protagonisti e la localizzazione spaziale e temporale. I colloqui "riportati" sono affidati a una voce sola, veicolano richieste d'aiuto psicologico e/o materiale e non disdegnano il supporto delle nuove tecnologie comunicative (e-mail).<br />L'interlocutore nascosto facilita le digressioni e la narrazione diventa prolissa.<br /><br /> Recensione di Carmelapierahttp://www.blogger.com/profile/14411306104079800474noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-78437252533947394452009-07-01T20:50:00.010+02:002009-07-03T16:51:38.563+02:00A modest proposal<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://gruppodiletturaziano.blogspot.com/"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 301px; height: 306px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEqDcp3RA8gpSYgwyN0taxDu-JKxGCU7ZLes3J6n2_zUVn5l_fGrHoDRAOIAXPOrNIuAqfU6JE7akpKbqBoghWy-kNT0ffEk7QE7n6k0Zt2zSQpjoQ7HQ5jdigFj-2sQ57aUNh-Old7LI/s1600-r/colibri.png" alt="" border="0" /></a>A tutti i membri del circolo di lettura:<br /><br /><div style="text-align: justify;">"<a href="http://gruppodiletturaziano.blogspot.com/2009/06/incontro-del-24062009-per-puro-caso.html">Dialogando</a>" con alcuni membri del <a href="http://gruppodiletturaziano.blogspot.com/">GdL di Ziano Piacentino</a> abbiamo ipotizzato la possibilità di un "gemellaggio" tra noi e loro per condividere letture e discussioni sui libri.<br /><br /></div><br />Che ne dite? Avete qualche idea carina su come realizzarlo? Pensiamoci e alla prossima riunione discutiamone insieme!<br /><br />Edit del 03.07.2009:<br />Il GdL di Ziano P. ha pubblicato <a href="http://gruppodiletturaziano.blogspot.com/2009/07/cosa-accadra-nei-prossimi-mesi.html">l'elenco dei libri</a> che leggeranno nei prossimi mesi!Raffaellahttp://www.blogger.com/profile/09619435473713290448noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-996642793557140412009-06-30T13:20:00.000+02:002009-06-30T13:23:00.505+02:00La mendicante azzurra di Guido Rampoldi<div align="justify"><strong><span style="font-family:arial;font-size:130%;"><span style="color:#000099;">Una spy story americana all'italiana! Un mix che per me non funziona e che mi ha lasciata molto perplessa. In molti punti ho avuto l'impressione che l'autore non sapesse come proseguire e che uno spunto interessante gli sia rimasto tra le mani allo stato embrionale. Interessante la parte riguardante il museo afghano: il pensiero corre alle opere trafugate, rivendute o peggio ancora distrutte per non lasciare traccia di testimonianze pre-islamiche!<br />Il protagonista è un italo-irlandese funzionario Onu che rimane invischiato in un intreccio in cui compaiono multinazionali e speculatori senza scupoli, retaggi lasciati dai russi, scavi archeologici scomparsi, taliban e arabi, sharia ed esecuzioni sommarie e come se non bastasse l'11 settembre!</span> </span></strong></div><strong><span style="font-family:arial;font-size:130%;"><div align="justify"><br /><em><span style="color:#660000;">"Più il tempo passava più sentiva l'impellenza di sbaragliare tutto. E non sapendo come fare aveva cercato un destino che provvedesse... Se ne esco sarà diverso, si disse quella notte mentre sobbalzando andava incontro al proprio fato."</span></em></span></strong></div>Stefyhttp://www.blogger.com/profile/12185170772581109557noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-27224644965512618122009-06-29T13:58:00.004+02:002009-06-29T14:11:02.041+02:00Premio biblioteche 2009: i finalistiGiovedì 25 giugno si sono svolte le votazioni per la selezione dei <span style="font-weight: bold;"> finalisti</span> del Pre.mio(tre per la sezione narrativa e tre per la sezione saggistica).<br /><br />Ecco i titoli dei selezionati:<br /><br />Per la <span style="font-weight: bold;">narrativa</span>: <span style="color: rgb(102, 51, 255);">Mazzucco, Petri, Rampoldi</span>.<br /><br />Per la <span style="font-weight: bold;">saggistica</span>: <span style="color: rgb(0, 102, 0);">Gramaglia, Leogrande, Cantone</span>.Raffaellahttp://www.blogger.com/profile/09619435473713290448noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2403633664396550306.post-70508529602515593872009-06-15T16:27:00.010+02:002009-06-29T14:10:10.266+02:00"Uomini e caporali" Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del sud di Alessandro LeograndeSi tratta di un libro inchiesta, con risvolti autobiografici familiari, su una realtà sommersa, misconosciuta, ma di notevole rilevanza socio-economica e umanitaria: il nuovo "caporalato", straniero ma connivente con l'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_0"><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_0">imprenditorato</span></span> agricolo meridionale e con i clan mafiosi locali, che sfrutta, con sistemi arcaico-moderni, una manodopera <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_1"><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_1">extracomunitaria</span></span> e <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_2"><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_2">neocomunitaria</span></span> sottopagata, schiavizzata, vessata, in assenza di leggi idonee e di criteri umanitari.<br />La situazione attuale affonda le sue radici storiche nei primi anni del novecento, quando un tentativo di rivoluzione agraria ( "la terra ai contadini" ) fu repressa dalle forze congiunte delle squadre fasciste e dell'esercito ( strage di <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_3"><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_3">Marzagaglia</span></span> - 1920 ). La regione indagata è la Puglia con le sue colture di pomodori, carciofi, olive.... che richiama molti operai stagionali. Ma i "caporali", che mediano la richiesta e l'offerta del mercato lavoro, riducono in schiavitù gli operai che soccombono agli stenti, alle privazioni, alle condizioni disumane e spesso spariscono senza lasciare traccia.<br />Qualche falla nell'organizzazione, parcellare e globalizzata, permette di intravvedere il funzionamento di questo mondo ignorato, ma è fondato il timore che si tratti solo di un'illusione e tutto continuerà come sempre.<br />Questo libro-inchiesta costituisce un viaggio, tra passato e presente, nel nuovo caporalato straniero legato all'imprenditoria agricola <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_4">pugliese</span> e connivente con i clan mafiosi locali che sfrutta la manodopera <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_5"><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_4">extracomunitaria</span></span> e <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_6"><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_5">neocomunitaria</span></span> sottopagata, schiavizzata, vessata in assenza di leggi idonee e di criteri umanitari.<br />L'autore si esprime in modo lineare e aneddotico. E' talora ripetitivo, ma traccia un quadro inquietante e spietato di una società multietnica in cui il profitto di pochi si basa sulla sopraffazione e sulla sofferenza di molti.<br />Recensione di Carmelapierahttp://www.blogger.com/profile/14411306104079800474noreply@blogger.com1