lunedì 15 giugno 2009

"Ovunque io sia" di Romana Petri

Sullo sfondo di una Lisbona da sogno, si narrano i destini di tre donne fragili e forti ,che lottano per la vita e per i figli, con o senza illusioni, con alterni risultati. Fondamentalmente sole, senza nemmeno il supporto psicologico dei loro uomini, inadeguati, chiusi nel loro egoismo, irretiti dai loro affetti. La maternità, esaltata fino al sacrificio, è contrapposta ad una paternità più labile, velleitaria, ma non incisiva. Tra gli altri risalta la figura di Manuel Ramalhete, sentimentale, teatrale e bugiardo, a suo modo generoso ma superficiale e irresponsabile che aderisce con profitto al regime poliziesco portoghese. Lo stile è semplice, efficace, talvolta visionario e soffuso di lirismo.

Recensione di Carmela

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