giovedì 28 maggio 2009

La mendicante azzurra, di Guido Rampoldi

Con un linguaggio semplice e capitoli brevi l'autore ci introduce nel mondo quotidiano del popolo afgano e ci fa capire la mentalità, il modo di vivere, la natura orgogliosa e disperata di queste persone costrette a mille compromessi pur di sopravvivere alla grande sopraffazione dei Talebani e di tutti coloro che, per interessi di stato o personali, cercano di depredare questa gente della loro storia antichissima per motivi economici o religiosi. L'astuzia della protagonista Hamina, che vuole vendicare l'uccisione della sorella e salvaguardare i segreti della loro storia molto antica, fa capire come le donne di questo paese si devono destreggiare per sopravvivere e vendicarsi della sopraffazione crudele degli uomini. Mi è piaciuto.
recensione di Erminia

martedì 19 maggio 2009

Meritocrazia, di Roger Abravanel

Libro complesso per la varietà delle problematiche affrontate, per la profondità dell'analisi, per il corredo della documentazione. La meritocrazia per l'autore è fondamentale per lo sviluppo e la mobilità sociale e i suoi presupposti sono le pari opportunità (da qui l'importanza data alla scuola) e la libera concorrenza. Particolarmente interessante la parte dedicata all'Italia, nella quale l'autore mette in evidenza l'assenza di meritocrazia e, di conseguenza, la scarsa mobilità sociale e il sentimento di sfiducia, assai diffuso tra gli italiani, verso le istituzioni. Nella parte propositiva, per migliorare la situazione, l'autore guarda (forse, a mio parere, un po' troppo) al mondo anglosassone, in particolare alle riforme fatte da Blair.
Il libro, pur nella complessità della materia trattata, si legge con facilità perchè l'esposizione è chiara e scorrevole.
Recensione di Bianca

venerdì 15 maggio 2009

Il 27 maggio, alle 21,00, al Caffè letterario, c'è un incontro tra i lettori dei Circoli dedicato a "Cecilia" di Linda Ferri

Libri in circolo vuole favorire un incontro tra autore e lettori su libri diversi da quelli del Premio. Il libro che "si assaggerà" la sera del 27 è Cecilia, di Linda Ferri, edizioni E/O. Qui di seguito alcune recensioni:

Un racconto in cui i sogni, come ci insegna la storia e la letteratura dell'epoca, hanno un grande spazio e aleggia un confronto forte con la morte, a cominciare dal 'rapporto' con la sorellina prematuramente scomparsa. Ma poi la vita prende il sopravvento, come in queste pagine la figura di questa donna, in bilico tra ieri e oggi, tra introspezione psicologica e ricostruzione documentata. Paolo Petroni, Ansa - 10/03/2009

Una idea femminile dell’esistenza e delle relazioni tra esseri umani, che si contrappone quasi naturalmente alla Storia e alla logica della forza. Filippo La Porta, il Riformista - 14/02/2009

Al suo secondo romanzo, Linda Ferri stupisce perché ci riporta ad una tradizione di scrittura che ha fortemente inciso nel Novecento e che è stata dimenticata, quella che vede come capostipite una scrittrice del calibro di Anna Banti. Fulvio Panzeri, Avvenire - 28/02/2009


La trama di Cecilia

mercoledì 13 maggio 2009

Solo per giustizia, di Raffaele Cantone

Cantone ci racconta la sua esperienza di magistrato inquirente a partire dagli inizi della sua carriera, soffermandosi in particolare sugli anni passari nella Direzione distrettuale antimafia di Napoli, dove ha portato a termine con successo difficili indagini contro la criminalità organizzata, ad esempio contro i Casalesi. Per quelle indagini ha subito gravi minacce, e quindi con la sua famiglia è stato costretto a vivere sotto scorta. Cantone descrive le sue inchieste con semplicità, senza atteggiarsi ad eroe e senza sentirsi investito di una missione (questa caratteristica del libro mi è piaciuta), ma leggendo ci si rende conto della professionalità, dello scrupolo, del senso di responsabilità che hanno contraddistinto il suo operato; il suo racconto testimonia il suo impegno civile e morale nei confronti della legalità e dello Stato. Leggendo si capisce anche quanto sia complessa l'indagine giudiziaria contro i clan camorristici, e di come richieda una perfetta collaborazione tra magistratura, polizia giudiziaria e altri corpi dello Stato, quanto siano importanti le intercettazioni telefoniche e le confessioni dei pentiti, ma soprattutto quanto sia fondamentale l'mpegno personale e lo spirito di servizio dei singoli individui. Da questo punto di vista il libro non è soltanto interessante, ma anche istruttivo.
recensione di Bianca

Sono arrivate altre copie dei libri del Premio

Sono disponibili altre 2 copie per ogni titolo in concorso, compreso il libro di romana Petri. Li potete trovare al banco del prestito. Donata

La lunga attesa dell'angelo

Bellissimo romanzo che racconta la vita del famoso pittore Tintoretto. Mi sono resa conto di come spesso conosciamo le opere degli artisti ma per niente la loro vita, la loro storia, le loro paure e questa è una grande lacuna culturale! A volte si trovano quei pannelli che raccontano la cronologia degli eventi di un pittore famoso ma poi i suoi sentimenti, il significato profondo di quegli eventi, non c'è nessuno che ce lo spiega.
Questo libro per me ha tentato di farlo e in un certo senso di ridare dignità a un pittore che spesso è annoverato nel mucchio di quelli della sua epoca (Tiziano, Veronese... i cosiddetti pittori veneziani) ma dai quali invece fu osteggiato ed evitato!

Mi ha spinta a cercare le opere di cui si parla e soprattutto ad approfondire, per quanto se ne sappia molto poco, la storia della sua prediletta figlia, Marietta, che ebbe un discreto successo come pittrice, con il nome de "La Tintoretta"!
Non tutti sanno che il soprannnome del pittore deriva dal fatto di essere il figlio del tintore, dal quale imparerà le prime arti di manipolare il colore:

"I colori avevano un odore, e anche un sapore. Alcuni sapevano di minerale, di terra e di spiagge lontane - altri di animale, di legno bruciato o della profondità del mare. Nella tintoria di mio padre accadeva qualcosa di magico. E io volevo capire l'alchimia delle metamorfosi".
Recensione di Stefania

domenica 10 maggio 2009

Solo per giustizia di Raffaele Cantone


"Vita di un magistrato contro la camorra"
Racconto lineare e scorrevole delle inchieste contro la camorra di Mondragone e Casal di Principe, improntate a scrupolo e serietà professionale e corredate da considerazioni di sconcertante realismo: la mafia attecchisce in un ambiente di omertà, di connivenze, di scarso senso civico, di sfiducia nelle istituzioni ed è difficile da estirpare propio per l'apatia, la paura, il lassismo che caratterizzano individui, ma anche amministrazioni e istituzioni preposti a salvaguardia della legge e del diritto.
Per combatterla è imprescindibile l'apporto delle intercettazioni personali e ambientali, dei testimoni e collaboratori di giustizia, della competenza professionale e del lavoro di squadra, ma soprattutto di una rivoluzione culturale di base che risvegli la coscienza civica di tutti.
Il racconto prende l'avvio da un trasloco per promozione e si intreccia con le vicende personali e familiari, che restano in sottordine.
Recensione di Carmela

Per approfondire: Raffaele Cantone

sabato 9 maggio 2009

La lunga attesa dell'angelo di Melania G. Mazzucco

"Coi capelli tagliati rozzamente sembrava un pulcino. Mi si avvicinò e fece per darmi un bacio. Le diedi uno schiaffo. Il mio garzone non mi bacia, dissi. Marietta rispose, svelta: peccato. Che hai fatto? gridò Faustina quando la vide così conciata, il mattino dopo. Marietta si era infilata un giubbetto attillato e un paio di calzoni cremisi, aderenti, con la conchiglia imbottita per proteggere il sesso dagli urti - o per evedenziarlo.
Erano abiti del mio Schila, poco più alto di lei.Faustina l'afferrò per un orecchio e le disse di andare subito a cambiarsi - svergognata che sei - e a mettersi un fazzoletto sopra quella zucca vuota.
Le spiegai che non era stata un'idea della bambina: avevo deciso di prendere Marietta con me."


Libro di grande capacità narrativa di Melania Mazzucco, sulla vita di Jacomo Robusti detto il Tintoretto, nella Venezia del Cinquecento, e della figlia Marietta.
Quest'uomo così carismatico, vissuto unicamente per l'arte, sua passione assoluta, alla quale sacrifica tutto, anche gli affetti.
L'Angelo lungamente atteso è la Morte: Jacomo quasi ottantenne, in preda ad una febbre che lo tormenta per quindici giorni prima della morte, si trova inevitabilmente a fare i conti con la propria esistenza. Alla difficoltà di emergere come pittore, a sua moglie Faustina, donna concreta e positiva che gli darà otto figli e al suo rapporto con loro così difficile e tormentato.
Ma sopra ogni cosa lei, Marietta sua figlia illeggittima. Lei sarà la prediletta, l'amerà per tutta la vita di un amore infinito, quasi morboso. Marietta, grazie agli insegnamenti di Jacomo, diverrà una pittrice apprezzata, sarà per lunghi anni suo garzone di bottega insieme agli altri figli maschi e amerà suo padre totalmente, di un amore assoluto.
Sarà la sua Musa, la sua Scintilla, la sola che riuscirà a trasmettergli il senso di un'intera esistenza.

"Se ripenso alla mia infanzia vedo la tintoria di mio padre.
I locali enormi, inondati di luce. Le caldiere, i fuochi avvolti da vapori acri e inebrianti su cui bollivano mastelli e si scioglievano polveri misteriose. I magazzini in cui si allineavano barili contraddistinti da cartigli che dicevano robba, sommacco, corteccia di quercia, vetriolo romano, brasile, legno di galla, guado, indaco, melograno, scorza d'arancia, kermes. Le barche in cui i panni stavano a bagno per ore o giorni o il tempo di un miserere, i bastoni di vetro, la pioggia colorata sul viso e sulle mani, i lenzuoli dei giganti, le chiovere lungo i canali - quelle tele fragili, come grandi quadri monocromi rivolti verso il cielo, il sole, la luce."



Recensione di Piera

Indiana, di Mariella Gramaglia

Gramaglia ci presenta un quadro ampio della società indiana, soffermandosi sugli aspetti di povertà e arretratezza, ma anche mettendo in evidenza quelli di sviluppo e innovazione, non tanto nel campo della tecnologia quanto in quello delle conquiste sociali, dell'associazionismo e della solidarietà. Non sono trascurati i molteplici aspetti della religiosità, molto sentita dalla popolazione, e lotte religiose, i riferimenti alle vicende storiche, a partire dall'Indipendenza, e alla situazione politica. L'autrice coglie le contraddizioni di una società in movimento, aperta al rinnovamento ma anche legata ad antiche tradizioni e pregiudizi. Si tratta, a mio parere, di un libro interessante che, pur nello spessore dei contenuti, risulta di piacevole lettura grazie anche alle qualità narrative della scrittrice.


Recensione di Bianca